EXPO 2015-PIACEREMODENA

COMUNICATO STAMPA

IL DIRITTO ALLA TERRA E AL CIBO: IL RUOLO DEI NOTAI NELLA TITOLARIZZAZIONE DELLE PROPRIETA’
Ieri, nel contesto dell’inaugurazione di EXPO 2015-PIACERE MODENA, l’intervento del notaio Clorinda Manella, in rappresentanza del Consiglio Notarile di Modena, al Salotto Letterario ‘I Mercoledì del Tinello’ (Comitato Unitario delle Professioni Intellettuali-CUP, Commissione Pari Opportunità) alla Palazzina Vigarani, Giardini Ducali di Modena.

Modena 14 maggio 2014 _ Anche i notai del Consiglio Notarile di Modena, tra i professionisti che ieri sono intervenuti a EXPO 2015-PIACERE MODENA, nell’ambito del Salotto Letterario ‘I Mercoledì del Tinello’ (Comitato Unitario delle Professioni Intellettuali-CUP, Commissione Pari Opportunità) alla Palazzina Vigarani, Giardini Ducali di Modena.
Il notaio Clorinda Manella era presente in rappresentanza del Presidente del Consiglio Notarile di Modena, Flavia Fiocchi.

Canella ha sottolineato l’importanza fondamentale e la stretta connessione del sapere professionale – compreso quello dei notai – nel produrre cibo: < Il sapere professionale è una componente essenziale per produrre cibo: dal diritto di proprietà e dai contratti agrari ai contratti per i fornitori equi e senza clausole vessatorie, dalla corretta coltivazione dei suoli, dallo sfruttamento delle migliori tecniche di produzione e di conservazione degli alimenti, all’informazione dei consumatori diretta a far conoscere quel che si mangia, sono coinvolte tante figure professionali dagli agronomi, agrotecnici e periti agrari, dai veterinari, agli ingegneri, ai geologi, agli architetti del paesaggio, ai periti industraili, ai chimici, ai biologi, ai giornalisti, ai medici, ai farmacisti, ai consulenti del lavoro, agli avvocati, ai commercialisti e ai notai>.
E, sempre a proposito della connessione tra il diritto alla terra e al cibo, e il ruolo assunto dai notai a livello internazionale per la ‘titolarizzazione della proprietà’ ,ha spiegato: <La filiera agro-alimentare parte dalla terra. Il diritto alla terra e al cibo, è un diritto umano fondamentale, e il Notariato italiano, in coordinamento con l’Unione Internazionale del Notariato latino – a cui aderiscono 86 Paesi del mondo rappresentanti il 65% della popolazione mondiale – è tra i sostenitori del progetto per la “certezza delle microproprietà”, partito nel 2008-2009 in concomitanza con il progetto dell’ONU sull’empowerment legale dei poveri e che oggi incrocia l’Expo: il progetto di dare ad un fazzoletto di terra il nome della famiglia che per anni lo ha coltivato è stato inserito dal notariato italiano tra le azioni collegate alla Carta di Milano.
La missione “titolarizzazione della proprietà” è un’operazione complessa che vede coinvolte varie figure professionali e viene svolta in sinergia con le autorità locali dei Paesi richiedenti: nei municipi, i notai locali, con l’aiuto di professionisti tecnici come ingegneri e geometri e con la mediazione di professionisti delle scienze umane come antropologi e sociologi, trascrivono in pubblici registri il possesso della terra fondato su un diritto consuetudinario. Progetti pilota sono a buon punto in Madagascar ed in Burkina Faso dove sono stati consegnati i primi titoli di proprietà.
“Creare il diritto fondiario” nei Paesi poveri, con la certezza del diritto in forza della trascrizione dei titoli di proprietà_ ha spiegato ancora il notaio Clorinda Canella _ serve a migliorare le condizioni di vita delle persone, a contrastare l’aggressione da parte delle multinazionali, con l’ulteriore impoverimento delle popolazioni locali, a pacificare antichi contenziosi familiari e tribali, a promuovere il processo di crescita delle popolazioni anche in termini di autostima, autoefficacia ed autodeterminazione, a porre le basi per l’emancipazione dalla fame, a favorire lo sviluppo sostensibile del pianeta >.