Intervento del Consiglio di Modena sul disegno di legge approvato il 20 febbraio
Il Consiglio Notarile di Modena, presieduto dal notaio Flavia Fiocchi, ha diffuso una nota con un intervento dei notai modenesi sul disegno di legge che riguarda nuove liberalizzazioni comprendenti fra gli altri anche le attività degli stessi notai. Ecco di seguito il testo dell’intervento dei notai modenesi, in cui si spiega la contrarietà rispetto a questo provvedimento.
«Il disegno di legge sulla concorrenza approvato il 20 febbraio scorso dal Consiglio dei Ministri, che consentirebbe, se rimanesse immutato, alcune transazioni immobiliari e societarie anche senza i controlli notarili, a ben vedere espone il Paese, ed in particolare le fasce più deboli dei cittadini, ad un danno economico e sociale, e non certo ad un risparmio, oltre che a forti rischi di criminalità, abusi e frodi. In Italia il settore immobiliare è oggi basato sul controllo di legalità preventivo del notaio, a sua volta controllato da agenzie pubbliche (Agenzia delle Entrate-Area Territorio ed Archivi Notarili sotto la supervisione del Ministero della Giustizia). Tutto ciò assicura trasparenza nelle transazioni immobiliari e tutela dei cittadini di fronte a vizi che possano inficiare il mercato, ma anche rapidità ed efficienza attraverso la trasmissione digitale in sicurezza degli atti, campo in cui il notariato italiano è senza dubbio e a spese proprie assolutamente all’avanguardia.
Anche in campo societario il sistema, caratterizzato dalla sinergia tra notaio e Registro delle Imprese nell’attività di controllo, vuoi preventivo vuoi successivo, garantisce affidabilità degli atti e dei registri ed evita l’abuso dello strumento societario per fini illeciti quali riciclaggio, evasione e corruzione.
Continuando nell’analisi delle conseguenze della sostanziale rimozione del regime dei controlli, non si può tacere del fatto che si avrà una sostanziale rarefazione delle verifiche in materia di antiriciclaggio, se si pensa che il 91 per cento delle segnalazioni da parte dei professionisti proviene dai notai. Oggi il sistema quindi funziona, e funziona molto bene, tanto bene che i cittadini e le imprese , che oggi ne godono pienamente i vantaggi, non hanno la piena percezione dell’attività complessa e qualificata di controllo preventivo e successivo posta in essere dai notai.
Consideriamo ad esempio che gli adempimenti presso i competenti pubblici uffici, successivi ad una compravendita od alla costituzione di una società, possono essere svolti , e spesso lo sono, in un solo giorno. E che sempre più paesi stranieri, istituzioni internazionali e illustri studiosi lo riconoscono e lo prendono come esempio e riferimento.
Il disegno di legge del Governo dimentica tutto ciò, provando a scardinare un sistema comprovato che tiene, e tiene bene, senza obiettivi reali e concreti di risparmio e liberalizzazione, aprendo brecce alla inevitabile realizzazione di frodi immobiliari e societarie, e consegnando di fatto il paese in mano ai poteri forti.
Il Notariato modenese intende evitare in tutti i modi possibili, e sempre e comunque nel rispetto dei ruoli e delle regole, che avvenga questa “deregulation” immobiliare e societaria, i cui costi verrebbero sopportati, come è avvenuto negli Stati Uniti per la crisi dei mutui subprime, dai cittadini e dall’intera comunità.
Presenterà quindi le proprie istanze e richieste nelle sedi opportune e con il modo e la correttezza che ha sempre praticati, ma non abbassando supinamente il capo di fronte ad atti di forza che minacciano profondamente la legalità nel nostro Paese».