Arriva la “Notarchain”. Alcune settimane fa il Notariato e IBM l’hanno presentata insieme al 52° Congresso Nazionale del Notariato “#Notaio: garanzia di sistema per l’Italia digitale”. Si tratta di un nuovo progetto-pilota della categoria in collaborazione con IBm Italia relativo alla “Blockchain”, concepito per rispondere alle esigenze di digitalizzazione del Paese e per garantire la sicurezza nelle transazioni.
In Notariato ha proposto due applicazioni concrete delle più moderne modalità di archiviazione dei dati digitali: i registri diffusi (blockchain) e i registri volontari digitali. Attualmente la procedura di alimentazione, gestione e tenuta di Registri Pubblici immobiliari, societari o dello stato civile, rappresenta un’attività che i notai, come pubblici ufficiali delegati dello Stato, compiono quotidianamente. La pubblicità legale permette di garantire affidabilità e sicurezza alle transazioni economiche, con un impatto positivo non solo sui soggetti direttamente coinvolti, ma sui terzi (banche e creditori) che fondano le loro scelte economiche sui dati contenuti nei registri pubblici.
Secondo questo progetto, in questa Blockchain privata i notai svolgeranno la funzione di “nodi” diffusi sul territorio italiano in maniera capillare. con l’obbiettivo di garantire la certezza e la correttezza del dato introdotta all’interno del sistema, che in seguito diverrà immodificabile. Nasce così la prima piattaforma italiana nella quale le informazioni sono gestite dai notai italiani che per legge sono presenti sul territorio nazionale: una piattaforma che manterrebbe intatte le potenzialità connesse alla velocità, all’assenza di costi per il cittadino fruitore, alla diffusione su scala mondiale. Con la “Notarchain” il Notariato propone il primo modello di blockchain sicura in Europa nella quale viene fornita non solo la certezza della immodificabilità dei dati inseriti, ma anche un controllo preventivo sull’identità dei soggetti coinvolti, sulla correttezza e completezza dei dati stessi inseriti nella catena. Si tratta di una base digitale di archiviazione e gestione di ogni tipo di file digitale e pertanto il suo utilizzo potrà in futuro essere esteso a molti altri ambiti applicativi che necessitano di un sistema di maggiore sicurezza e certificazione (disegni, opere d’arte, beni mobili in genere).
La Notarchain, oltre che privata, sarà trasparente, aperta e collaborativa, cioè aperta l’ingresso di nuovi “attori”, quali per esempio le associazioni dei consumatori.
Il progetto della Notarchain ha lo scopo di sperimentare concretamente la tecnologia mostrando la nuova attitudine della classe notarile. In futuro sarà possibile, nei limiti di legge, un’estensione oltre i confini nazionali delle Notarchain e la sua utilizzazione per creare nuovi servizi all’interno della rete notarile.
Documenti
- RS NOTAI MODENA Gazzetta di Modena 15.12.2017.pdf (272KB)
Applicazioni digitali: ecco la “Notarchain”